Il laboratorio si è svolto all'interno del Liceo G.Comi di Tricase e ha coinvolto un gruppo di giovani che hanno ripercorso la scena musicale degli anni Sessanta/Settanta e i suoi progenitori: la Beat generation e il Rock’n’Roll. I giovani, dapprima invisibili, cominciano ad affermarsi come protagonisti della società con la loro energia dirompente e innovativa.
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Le loro idee sono nuove e per essere espresse hanno bisogno di nuovi linguaggi. Nel cinema, nelle arti, nella letteratura, nella politica e nel costume è tutto un fiorire di opere che danno il segno della nuova visione che avanza. Ma è soprattutto nella musica che si afferma il nuovo linguaggio universale giovanile.
E’ LA NASCITA DI UN NUOVO SOGNO GENERAZIONALE. E’ il tempo dei Beatles e dei Rolling Stones, di Bob Dylan dei Figli dei Fiori. Dapprima è solo un gioco di sponda tra l’Inghilterra e l’America, ma ben presto il vento nuovo si diffonde in tutto il mondo e crea il primo esempio di “Internazionale dei Giovani”. Anche l’ Italia è investita appieno da questi nuovi fermenti: è l’epoca dei gruppi Beat e dei cantautori che rompono con la tradizione melodica.
E a Tricase… che succedeva?
Anche i giovani del nostro paese provano a respirare la nuova aria che si diffonde, cominciano ad aggregarsi e a farsi sentire: diventano cittadini del loro tempo, contemporanei dei loro coetanei nel mondo. Nascono molti gruppi musicali; alcuni durano poco ma altri si stabilizzano e per diversi anni sono protagonisti a Tricase e nel Salento della nuova onda musicale di costume.
I loro nomi sono: TACAV, FALCHI, SNOBS, REDIVIVI e POP 71.
Le loro testimonianze sono state raccolte dai ragazzi del laboratorio e sono a disposizione della memoria collettiva. Sono storie di vita che hanno restituito ai giovani interlocutori di oggi le speranze e le difficoltà, i sogni e le delusioni dei giovani di allora. In un intreccio emozionante tra le affinità e le diversità che la condizione giovanile propone anche nel confronto tra le diverse generazioni.
Nel corso delle interviste, in seguito alle sollecitazioni irresistibili che solo i giovani sanno dare, è emersa la disponibilità di alcuni di loro a tornare sul palco per una sera. A lasciare momentaneamente le occupazioni quotidiane e a rimettersi in gioco per rivivere e far rivivere le emozioni di un tempo. Che sono poi le emozioni eterne che solo la musica sa dare.
I ragazzi di allora hanno incontrato il 6 agosto 2010 i ragazzi di oggi partecipanti al laboratorio - quelli che li hanno intervistati - per un tributo alla musica degli anni ‘60/70. E’ uno scambio tra le generazioni e un simbolico passaggio di consegne.
https://www.liquilab.it/en/blog-en/projects/item/142#sigProIdda95b59539
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