Nc’era ‘na fiata u Mesciu… Nc’era ‘na fiata a Puteca…
MESCI DE VITA, ARTE E FATICA NELLE PUTECHE DEL BASSO SALENTO
[...] Che cos’è l’arte? L’arte è vita e dar vita, è fatica, sudore e parallelamente soddisfazione nel produrre un capolavoro unico con le proprie mani. Mani unte di vita e grezze di lavoro; u scarparu, u ferraciucci, u sartu, u barbieri, u pizzaiolu, a furnara... oltre ad essere artigiani, Mesci d’arte ormai in via di estinzione, sono Mesci de vita, tesorieri di memorie da non dimenticare al fine di una valorizzazione socio-antropologica del patrimonio della nostra comunità [...].
Il progetto si è svolto nel 2011 e nasce dalla ricerca antropologica che recupera memorie, canti e cunti legati ad antichi mestieri. Si è giunti poi alla costruzione di un cantiere di sperimentazione sonoro, teatrale, cinematografico che è culminato in un palcoscenico antropologico-artistico-culturale sulla memoria storica dei Mesci e delle Puteche di Tricase nonché del Capo di Leuca.
Ricerca antropologica
La ricerca antropologica ha visto l’individuazione di alcuni testimoni privilegiati, in qualità di mesci di arte e fatica. Le storie di vita e di lavoro dei testimoni intervistati hanno portato alla produzione di un report di ricerca e alla realizzazione di un film documentario intitolato “Interno. Giorno. Bottega.” che recuperano e valorizzano come si è evoluta a fatica nelle puteche, intese non solo come luogo di lavoro, bensì come luogo denso di cunti, canti, musiche, pettegolezzi, scambi, convivialità.
I testimoni intervistati sono i seguenti: Mesciu Gino Bardoscia, u piazzaiolu; Mesciu Luciano Grimaldi, Luciano Rottami: “dalla riparazione alla rottamazione–Come ogni cosa; Mesciu Riccardo Marra, u barbieri; Mesciu Luigi Minerva, u scarparu; Mesciu Francesco Sabato, il tedesco; Mesciu Giuseppe Ventura, il maniscalco.
Eventi
L’evento “Nc’era ‘na fiata u mesciu… nc’era ‘na fiata a puteca… mesci de vita, arte e fatica nelle puteche del basso Salento” è stato organizzato dallo Staff di ricerca socio-antropologico e artistico di Liquilab e si è tenuto a Tricase venerdì 8 luglio 2011 presso la Sala del Trono di Palazzo dei Principi Gallone.
L’evento è il frutto di un nuovo lavoro che combina la Ricerca Socio-Antropologica sul campo all’Arte (narrazione, musica, teatro, danza), dove partendo dalla raccolta e registrazione delle storie di vita di testimoni privilegiati di Tricase, si è giunti alla realizzazione di uno spettacolo popolare.
Tra i testimoni intervistati, si annoverano: Mesciu Gino Bardoscia, u piazzaiolu; Mesciu Luciano Grimaldi, Luciano Rottami: “dalla riparazione alla rottamazione–Come ogni cosa; Mesciu Riccardo Marra, u barbieri; Mesciu Luigi Minerva, u scarparu; Mesciu Francesco Sabato, il tedesco; Mesciu Giuseppe Ventura, il maniscalco.
Partecipano allo Staff di ricerca socio-antropologico e artistico: Giuseppe Ricchiuto, Responsabile scientifico; Tina Baglivo, Cantante; Franco Coppola, Cantante; Vincenzo De Carlo, Musiche; Roberto Esposito, Musiche; Angelo Litti, Artista e Coordinatore dell’evento; Michel, Musiche; Arianna Montinaro, Narratrice; Oreste Montinaro, Custode del Museo; Lorenzo Nescis, Narratore; Ornella Ricchiuto, Sociologa e Coordinatrice dell’evento; Luca Valiani, Custode del Museo; Luigi Za, Docente di Ricerca Sociale e Territorio; Zio Mimmo, Cantante.