Scuola di Storia
delle
Tradizioni Popolari

Dietro le quinte si cela una preparazione che dura l’intero anno; infatti i membri della Direzione Scientifica della Scuola si riuniscono per deciderne la tematica (differente per ciascun anno), viene sviluppata una ricerca demoetnoantropologica coerente alla tematica prescelta nei comuni salentini, si creano nuove reti di collaborazione e si organizza l’intero programma.

Si tratta di una summer school di alta formazione organizzata da Liquilab a livello internazionale che mira alla salvaguardia e valorizzazione del patrimonio culturale immateriale attraverso un approccio interdisciplinare (antropologia/etnografia, museografia, ricerca, educazione, formazione, fotografia, arti visive, arti performative, artigianato, musica, ecc.) e lo scambio multiculturale con altre realtà a livello nazionale e internazionale su una determinata tematica scelta ogni anno.

Valore aggiunto è la presentazione e discussione nella Scuola di Elementi Culturali iscritti nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell’UNESCO come, ad esempio, l’Opera dei Pupi siciliani, il canto a Tenore sardo, i canti polifonici dell’Albania, il rituale del tè cinese, il lavash e i khachkars armeni, ecc.
Sulla base di questa visione interdisciplinare come strumento essenziale che aiuta la comprensione e l’incontro con l’Altro, il progetto ha sostenuto e sostiene la mobilità e la circolazione delle conoscenze e del capitale umano e creativo (professionisti della cultura e dello spettacolo) a livello nazionale e internazionale.

La Scuola prevede la presentazione interattiva di ricerche, seminari, convegni, workshop, laboratori, spettacoli; si svolge nel periodo estivo mentre l’attività di ricerca, l’educazione al patrimonio culturale e la redazione di articoli scientifici sui risultati dura l’intero anno.

La Scuola è in convenzione con il Ministero della Cultura e l’Università del Salento; in collaborazione e partenariato con la Regione Puglia, la Provincia di Lecce e numerose Istituzioni, Università, Amministrazioni comunali, Scuole, Centri di ricerca, Enti, Fondazioni, Associazioni e Aziende; gode del riconoscimento dell’European Year of Cultural Heritage 2008, una ricorrenza istituita dal Parlamento e dal Consiglio dell’Unione Europea che ha rappresentato una ulteriore sfida per continuare a progettare il patrimonio culturale in un’ottica di pace tra i popoli.