Il presente libro si occupa di tal genere di narrazioni strettamente legate all'esistenza stessa dei narratori; sono dodici storie di donne che hanno lavorato all'A.C.A.I.T. (ex Azienda Cooperativa Agricola e Industriale di Tricase) e che raccontano di sè, del loro paese, dei cambiamenti che vi hanno vissuto.
A dispetto delle immagini stereotipate anche troppo note che rappresentano i vecchi paesi dell'Italia meridionale come lenti e sonnacchiosi, da questi racconti si ricava invece una impressione di grande mobilità e di vivacità; è raro che qualcuno si trovi da solo, si procede in gruppi e a frotte, per andare al lavoro, in chiesa, al mercato, a prendere l'acqua, a scuola.
Introduzione di Eugenio Imbriani.